localizzazione | Ferrara
committente | comune di Ferrara
destinazione | terziario
superficie | 4000 mq
prestazione | progetto preliminare
progettazione | Arch. A. Ravalli, filippo bricolo
gruppo di lavoro | crispino.pelliconi
info | concorso di idee per la realizzazione di un complesso obitoriale a Ferrara
Per anni la progettazione degli obitoriali in Italia si è concentrata esclusivamente sull’aspetto funzionale e tecnologico. Una nuova sensibilità si sta oggi diffondendo in tutta Europa, spingendo amministrazioni e progettisti a porre maggiore attenzione alla centralità della persona e sul valore simbolico e rappresentativo che delle strutture del commiato devono assumere all’interno delle città che li accolgono. Nel prendere atto di queste nuove sensibilità e esigenze, il progetto della cittadella del comminato di Ferrara affianca ad uno studio attento sulla funzionalità obitoriale e degli spazi tecnici altri due importanti ed imprescindibili elementi:
1. una progettazione rispondente alle nuove ritualità del cordoglio volta ad umanizzare ed accogliere le esigenze di una società sempre più complessa e plurale dal punto di vista culturale, etnico e religioso.
2. La ricerca di un rapporto fisico, simbolico e culturale tra la nuova cittadella del commiato posta all’interno del piano di recupero ex S.Anna, e la città di Ferrara, dialogando anche con la sua memoria e la sua ricca tradizione urbana di spazi pubblici concatenati e dei giardini interni.
Il progetto è stato quindi pensato non come un edificio ma come un organismo articolato attraverso una serie di giardini e spazi dove i dolenti possano trovare quel silenzio e quella quiete necessarie alla ritualità del momento con riferimento al grande esempio del Cimitero Monumentale della Certosa. L’architettura cerca la continuità con l’immagine della città storica riproponendone e reinterpretandone i materiali e le atmosfere: il mattone, il legno, assenza di ricercatezza, zone d’ombra a contatto con giardini pieni di verde e di luce.