localizzazione | Accademia Carrara, Bergamo
committente | Regione Lombardia, Comune di Bergamo, Fondazione Accademia Carrara
destinazione | Ampliamento Museale
superficie | 3440 mq
prestazione | Progetto definitivo/esecutivo e D.L.
progettazione | Arch. A. Ravalli
paesaggio| INOUTarchitettura
strutture| F&M Ingegneria
impianti| Mascheroni e Associati
gruppo di lavoro | S. Pelliconi, C.Villani, M.Simonato, M.Crestani, A.Zaghini


Il progetto di ampliamento e valorizzazione dell’Accademia Carrara e il recupero dello spazio verde intercluso, elaborato dallo studio Antonio Ravalli Architetti con lo studio INOUT Architettura, nasce da una duplice volontà: da un lato creare un percorso museale di connessione degli spazi interni recentemente rivisitati, dall’altro integrare il complesso di nuovi spazi e servizi -giardino e caffetteria- in linea con le tendenze e le dinamicità dei musei contemporanei, sempre più attenti ai bisogni dei visitatori, nel pieno rispetto della propria morfologia e storicità.
Il lavoro, che nel gennaio del 2023 ha visto l’inaugurazione degli spazi museali interni completamente rivisitati, si completa oggi con la riapertura dell’edificio verso l’esterno e con la valorizzazione di quella speciale collocazione all’interno del tessuto urbano che lo caratterizza profondamente, ai piedi della Città Alta, sotto le mura venete e nei pressi del Baluardo di Sant’Agostino.
Appoggiandosi sulle antiche infrastrutture in pietra che proteggevano il museo dalla presenza della collina spingente e delle falde acquifere che la innervano, il progetto recupera e fa proprio lo storico buffer di separazione tra natura e costruito. È proprio in questo buffer che l’edificio si adagia e ne trova la propria forma e geometria dove archeologia, acqua, pietra, legno e metallo si fondono dando vita ad una nuova struttura aperta verso gli scenari unici del parco e della città, in un nuovo percorso narrativo.
Il nuovo collegamento vuole essere un’esperienza: è un oggetto complesso, in parte nascosto dal terreno della collina su cui è posto, è dotato di rampe, scale e un ascensore, ma soprattutto si compone di spazi di pausa e aperture che permettono di fermarsi a osservare la città, uscire e sostare presso il giardino e i suoi terrazzamenti restaurati, accedere alla nuova caffetteria, viceversa rientrare e proseguire con il percorso artistico.